“Il nome è francese, ma il cuore è tutto romagnolo”
E’ “La Tarte Maison” il blog di Marina Della Pasqua, diventato un punto di riferimento per chi vuole trovare ricette di famiglia che abbiano un tocco francese e fotografate con cura.
Marina ci racconti qualcosa di te?
“Sono laureata in Archeologia e ho sempre lavorato come operatrice culturale nel Museo della mia città o nell’organizzazione di eventi. Parallelamente ho sempre avuto la passione per la cucina e questo mi ha portato a creare un blog”.
Quando nasce il tuo blog e, soprattutto ci incuriosisce il motivo per cui hai scelto un nome francese?
“Il blog nasce nel 2012 grazie alla mio amore per il cibo unito a quello per la fotografia. In un periodo della mia vita mi sono trovata ad avere più tempo libero e così ho iniziato un po’ per gioco, un po’ perché ho pensato che forse avrei potuto fare del mio hobby un lavoro. Il nome francese? Perché mi piace molto la Francia, in particolare adoro Parigi. Mi ricordavo una scritta su una lavagna in un ristorante parigino…e da lì questo nome.
Un nome che ci porta a pensare a ricette francesi e dolci, invece nel tuo blog non ci sono solo quelle, anzi si trova tanto di più…ben 700 le ricette raccolte in 8 anni.
“Non solo Francia e non solo dolci. In questo blog c’è molto di me, della mia storia, della mia famiglia. Dalla ciambella romagnola alle tagliatelle. Mi piace poi raccontare le storie che ci sono dietro alle ricette che pubblico”.
Chi scopre il tuo blog non può non notare la cura nel racconto, ma soprattutto nella fotografia. Fotografie che ritroviamo su instagram, pinterest diventati le vetrine per eccellenza dei food blogger. Ti possiamo definire una foodblogger a 360 gradi? Cucini, scrivi, fai foto e pubblichi sui social, tutto da sola?
“Si, mi piace occuparmi di tutti gli aspetti del mio lavoro. Questo mi ha portato a farmi conoscere e sono diverse le attività ristorative che si affidano a me. La food photography è diventata una passione e la fotografia accompagna sempre la mia cucina. Spesso quando scrivo un post per il mio blog mi rendo conto che senza la fotografia mi trovo in difficoltà a scrivere e raccontare la ricetta”.
E’ questo che ti portato anche a scrivere e collaborare alla stesura di libri di cucina?
“Sono stata coinvolta in due progetti editoriali delle Edizioni Gribaudo: La cucina del senza di Marcello Coronini e Mangiare con gusto e vivere 100 anni, di Lucia e Marcello Coronini per i quali mi sono occupata delle fotografie. Mentre ho scritto e fotografato il volume “Latte e Latti”, il mio primo libro, sempre per Gribaudo. Un volume dedicato a ricette realizzate con i latti diversi da quello vaccino. Per realizzarlo ho sperimentato il latte di cocco, quello di farro e anche quello di capra oltre ai classici latte di riso o di soia. E’ stata un’esperienza bellissima”.
QUADRETTI in BRODO con LE POVERACCE
Ingredienti per 4 persone
240 g di quadretti di pasta all’uovo
1 kg di vongole
1 spicchio d’aglio
Prezzemolo q.b.
1/2 cipolla
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
olio extra vergine d’oliva q.b.
pepe q.b.
In un tegame versate le vongole e chiudete con il coperchio. Non appena saranno tutte aperte spegnete la fiamma. Sgusciate le vongole, raccogliete in una ciotola l’acqua che avranno rilasciato e rimettetecele dentro. Mescolatele un po’, in questo modo si libereranno della eventuale sabbia residua, una specie di bagnetto. Scolatele, continuando a tenere il liquido da parte che filtrerete con una garza o del cotone idrofilo per un paio di volte.
Portate a bollore 700 ml di acqua. In un altro tegame fate soffriggere nell’olio un trito con la cipolla, il prezzemolo e l’aglio. Aggiungete il concentrato di pomodoro e poi le vongole con il loro liquido filtrato. Date un paio di giro con un cucchiaio e poi unite l’acqua bollente. Quando comincerà a bollire aggiungete i quadretti e portate a cottura, assaggiate e in caso (ma non dovrebbe essere necessario) aggiustate di sale. Servite nelle fondine con un giro d’olio extra vergine, un po’ di pepe nero e del prezzemolo fresco tritato.
A cura di Benedetta Cicognani