“In pochi lo conoscono per nome, Roberto Filippi”
Appena però dici Bubana, il gioco è fatto…tutti sanno di chi stai parlando.
Quando la vita si fa’ difficile, gli uomini diventano solidali.
Eh sì, Bubana mi è stato affibbiato tanti anni, era il 1975, quando frequentavo la piazza…. la cappelletta, dagli amici Placu (Patrizio Placuzzi) e Cavallo (Claudio Canarecci) per due motivi: il primo, avendo avuto trascorsi non facili coloravo molto quando raccontavo, mi indoravo la pillola da solo, l’altro per il mio carattere festoso. Da allora non me lo sono più scollato di dosso. commenta Roberto.
Hai fatto ballare e “dato da magiare” a più di una generazione. Non solo gli over ‘60 ti conoscono, ma anche i giovani.
Ho iniziato nell’estate del 1989 facendo il parcheggiatore al Velvet di Sant’Aquilina, poi nel locale che d’inverno rimaneva chiuso, ho creato il Perestrojka. Osteria fino alle 24.00, a seguire si sparecchiavano i tavoli e via con la musica. C’era la mia mamma in cucina…il tipo di cucina? La Romagna Saudita! E’ stato un successo esploso con la festa di Capodanno, l’ho tenuto anche l’estate del ’90, l’anno dei Mondiali, quelli di Toto Schillaci. Nel 1991, l’anno della Guerra del Golfo, ho aperto il 365 con Paolo Genestreti (alias Faina), un bistrot, anzi un circolo per intenditori. Buon bere, buffet e buona musica con i concerti dal vivo di Giulio Capiozzo (batterista degli Area), Vinicio Capossela e una serie di musicisti della scena folk americana. C’è stato il momento del Bagdad Caffè, un rock caffè invernale poi, nell’estate del ‘92 ho aperto Il Saraghina’s in viale Pascoli, una trattoria di pesce “alla boia del vigliacco.
“Spresa al mercato coperto, verdure a km 0 con la riscoperta di sapori genuini”
Nel 1993 ho gestito l’Adrenalina a Riccione, l’ex Papillon, si ballava e ci si divertiva. Nel 1994 sono tornato al Bagdad Caffè che ho chiamato Tammurriata, e ancora, il Saraghina’s che ho trasferito nel 1995 in Piazza Malatesta…e per non farmi mancare nulla, il Reggae, una discoteca negli spazi dell’ex Las Vegas. Nel 1998 la Taverna Pescheria nella pescheria vecchia, a seguire il Barafonda a San Giuliano con mio fratello. Fino ad arrivare a Il Pizzicagnolo nel 2017.
Un progetto trasformato e aggiustato in corso d’opera. Avrebbe dovuto essere in principio una officina alimentare con vendita di prodotti biologici. Una bella idea, ma non facile da perseguire per cui abbiamo optato per un bar ristorante aperto dalla mattina alle 7.00 alle 24.00, pranzo, cena e colazione con 30-40 coperti massimo. Ho portato qui tutta la parte più evoluta della cucina che ho fatto per anni. Spesa al mercato coperto, verdure a km0 con la riscoperta di sapori genuini acquistate da Patrizia e da Andrea di Pian del Pigro, pesce fresco all’80% comprato da Paco, Becco e Andrea per le cozze. Offro una cucina normale e semplice che esalta i sapori, in barba alla presentazione e all’estetica. Un angolo di terra quello in cui sono ora a Il Pizzicagnolo in cui non ha funzionato mai nulla…non siamo ancora al top, ma il percorso è buono, sono contento. Non chiedermi del menù, non c’è, è parlante!
“Abbiamo optato per un bar ristorante aperto dalle 7.00 alle 24.00, pranzo, cena e colazione con 30-40 coperti massimo”
Quali sono i piatti forte del tuo locale?
Pesce, pasta fatta in casa, risotto rosso romagnolo con le vongoline sgusciate, calamari scottadito con la misticanza, gratinato misto –cozze, canelli e canestrini-, garagoli al finocchietto e la piada… ma la ricetta della piada non te la do! Il piatto forte del momento sono i calamari scottadito e, in qualsiasi periodo dell’anno del buon vino, bianco e rosso del territorio!
LA RICETTA
Maltagliati giganti ai carciofi e seppia di nassa. Pasta fatta in casa con uova e farina tagliata più grossa rispetto a quella che normalmente si prepara per abbinarla ai fagioli
Soffritto aglio e olio
4 Carciofi tagliati freschi a spicchi
1 kg di seppia di nassa (due seppie grosse)
Pepe e sale qb
Sfumare con vino bianco
Aggiungere un pò d’’acqua e portare a cottura
Cuocere la pasta a parte e condire
A cura di Luana Amadei