Al Meni, il Circo 8 e ½ di Massimo Bottura apre le sue porte, il 7 e 8 agosto, nella piazza dei sogni del nuovo Fellini Museum
Massimo Bottura, assieme a 16 talenti della cucina, sarà protagonista delle due cucine a vista nel circo 8 e ½ in piazza Malatesta e nell’arena Francesca da Rimini, mentre il mercato dei contadini e degli artigiani occuperà piazza Cavour.
L’evento sarà accessibile solo per coloro che hanno il green pass.
Il 7 e 8 agosto “Al Meni” porta per la prima volta il suo “circo dei sogni e dei sapori” nei luoghi del centro storico dove Fellini ha dato vita al circo de I Clowns. Proprio negli spazi in cui lo aveva immaginato e dove sorgerà la piazza dei sogni del museo a lui dedicato. L’evento, ideato da Massimo Bottura e realizzato dal Comune di Rimini, insieme alla passione e al sapere dell’Associazione Chef to Chef Emilia Romagna Cuochi, di Slow Food Emilia Romagna e della Strada dei vini e dei sapori dei colli di Rimini, si presenta dunque in una edizione speciale con molte novità.
A partire proprio dagli spazi in cui si svolgerà la kermesse gastronomica che, per la prima volta, oltre a piazza Cavour, avvolgerà con le sue atmosfere oniriche e circensi anche Piazza Malatesta fra castel Sismondo, teatro Galli e giardino dei Palazzi d’arte: una piazza dei sogni che si appresta a diventare piattaforma di bellezza, tra storia, arte e cinema. Qui, 16 talenti della gastronomia contemporanea, gui
E’ questa la formula che, negli anni, ha sancito la fortuna di Al Mèni (in dialetto romagnolo, ‘le mani’, dal titolo di una poesia di Tonino Guerra), evento enogastronomico che celebra le radici, la cucina e i grandi prodotti dell’Emilia Romagna, nel clima spontaneo di una festa di strada, divenuto un vero e proprio ‘must’ dell’estate riminese.
Protagoniste di questa festa saranno sempre loro: ‘le mani’. Quelle degli chef che prepareranno il cibo di strada in piazza Malatesta e quelle dei contadini e dei produttori dei cibi di eccellenza della via Emilia che si potranno assaggiare ed acquistare nel mercato di Al Meni in piazza Cavour, quelle dei pescatori di Rimini e quelle dei manufatturieri riuniti nel labstore di Matrioska. E soprattutto quelle dei 16 chef d’eccezione, chiamati a rotazione da Massimo Bottura ad esibirsi con i loro showcooking in due grandi cucine a vista: una davanti all’arena Francesca da Rimini antistante castel Sismondo, l’altra nel “circo 8 e ½” che si alzerà nello spazio che corre accanto al Teatro Galli, fra la grande panca circolare e il giardino esterno del Part.
Per accedere all’evento sarà necessaria la certificazione verde covid-19 (www.almeni.it)
Gli chef dell’ottava edizione di Al Meni
Protagonisti di questa edizione, nelle due cucine a vista in piazza Malatesta, i talenti che stanno crescendo nel gruppo della Francescana: molto spazio sarà dato ad una parte dei ragazzi che guidano le cucine di diversi ristoranti di Massimo Bottura. Jessica Rosval, canadese di origine, guida con sicurezza la cucina di Casa Maria Luigia orientando un brunch gastronomico domenicale unico al mondo e la linea più classica della francescana at Maria Luigia. Taka (Takahiko Kondo), Allen Huynh e Matteo Zonarelli sono i ragazzi che dirigono le operazioni quotidiane dell’Osteria Francescana, e mostreranno di cosa sono capaci guardando alle proprie origini per trovare ispirazioni nuove e estremamente interessanti. Bernardo Paladin
Lo street food stellato
Anche lo street food d’eccellenza ha i suoi spazi ad Al Meni, a rappresentare le varie specialità del “cibo di strada”: dalla piada sino ai panini gourmet, dalle focacce alle tigelle, fino agli spiedini di pesce. Ad accomunarli, la qualità garantita dalle eccellenze del territorio sia dei prodotti che delle mani che realizzano le proposte ‘da passeggio’. A partire da chef come Silver Succi, patron del ristorante Quartopiano, impegnato nel rendere gourmet lo street food. Cuori Ebbri, il “collettivo” formato da esperienze tutte riminesi: “Da Lucio – Trattoria”, “Nécessaire – Cocktail bistrot” e “Fermènta Enoteca”, impegnati nella realizzazione di preparati a base di Gin. Immancabile la regina di Romagna, la piada, stesa dalle mani esperte della Lella, una istituzione per i cultori del piatto più riminese che ci sia. Immancabile uno spazio dedicato alla bionda, la scura o la rossa di Amarcord, la birreria artigianale che usa malto d’orzo italiano e “know how” riminese.
Per il primo anno la nuova bottega-laboratorio di Santarcangelo di Romagna “Via Saffi 32” sarà ad Al Mèni: campione regionale della Guida Street food 2022 del Gambero Rosso, Via Saffi 32 porterà dalle focacce a 90 ore di lievitazione alle tigelle con farina biologica dei grani antichi della Valmarecchia farcite con i salumi di Tenuta Saiano e le verdure di stagione. Non mancherà il “mitico” Bignè di Santarcangelo proposto dallo chef e mastro pasticciere Andrea Marconi. Il team di Augusta sarà presente con un suo spazio outdoor, fuori dal ristorante, con due interpretazioni di due ricette tratte dal libro “Purazi Doni” edito da Panozzo Editore: i “Quadretti con le vongole” e la “Polenta con sugo rosso di vongole”. Anche i pescatori riminesi saranno protagonisti in piazza Cavour con i loro piatti a base di fritto di pesce, spiedini di gamberi e calamari, sardoncini, radicchio, cipolla e l’immancabile piada nella postazione targata ‘Rimini per tutti’.
I protagonisti di piazza Cavour: il mercato dei contadini, gli incontri e i laboratori di Slow Food e il labstore Matrioska
Anche Piazza Cavour sarà lo scenario di un viaggio unico e straordinario fra le eccellenze gastronomiche emiliano-romagnole e fra prodotti che sono autentiche gemme del territorio più ricco d’Europa per Dop e Igp. Persone che con il loro lavoro fanno cultura, tenendoci sempre connessi alla tradizione e alle nostre radici, lasciando spazio alle nuove conoscenze. Al mercato di Al Meni incontreremo i produttori di Parmigiano Reggiano di vacche bianche, la coppa e i salumi piacentini, insieme ai produttori di miele, più prezioso che mai, oltre a frutta e verdura. E ancora gli innovativi fermentatori dell’aglio nero, i produttori del peperoncino romagnolo e i grani antichi della Valmarecchia. Uno spazio di preminenza è dedicato ai produttori dei Presidi Slow Food. Un’occasione unica, che è ormai un appuntamento annuale, per arricchirsi attraverso lo scambio culturale con i produttori e l’acquisto dei loro straordinari prodotti. La selezione è curata da CheftoChef Emiliaromagnacuochi, in collaborazione con Slow Food Emila-Romagna. Per scoprire i prodotti e i produttori di questo speciale mercato, i personal shopper di Slow Food accompagnano alla scoperta delle eccellenze gastronomiche e in particolare dei Presìdi Slow Food presenti.
Nella Vecchia Pescheria, Slow Food Emilia Romagna inviterà i suoi ospiti per conversazioni e laboratori intorno al tema “Il cibo ritrovato, il tempo sospeso”: chiusi nelle nostre case abbiamo ricominciato a scoprire il valore del cibo e se è vero che il fuoco ha cambiato il corso della civiltà umana, forse anche questo tempo sospeso che ci ha riavvicinato a preparazioni e quindi a cotture casalinghe, ci ha consentito di recuperare qualche competenza perduta. Ad accompagnarci in questo viaggio saranno Laura Giorgi di Slow Food e i suoi ospiti esperti, fra laboratori e incontri.
La partecipazione a tutte le iniziative proposte da Slow Food Emilia-Romagna è gratuita fino a esaurimento posti prenotando via Whatsapp al 339 6533090
Accanto al Mercato di Al Meni ci sarà spazio per il labstore itinerante dell’artigianato, del design e delle buone idee. Uno spazio espositivo poliedrico che racchiude creatività, arte e ricerca, contraddistinte dal marchio FATTO A MANO. I manufatturieri di Matrioska portano ad Al Mèni illustrazioni, ceramiche, abbigliamento, accessori, arredi: tutto ciò che unisce innovazione, manualità e amore per il fare.
Un’arena per parlare dei ‘tempi di recupero’
Nell’arena Francesca da Rimini si parlerà di recupero e antispreco, pratiche sempre più diffuse e condivise che oggi possono contare su nuove conoscenze che si intersecano con pratiche lontane anche geograficamente. In tre incontri, Carlo Catani, presidente e ideatore dell’associazione culturale Tempi di Recupero, dialogherà con Alessandro Di Tizio, esperto di erbe spontanee e forager urbano che collabora con i più grandi chef europei; Andrea Segrè, fondatore della Campagna Spreco Zero lo chef Jacopo Ticchi, della Trattoria Da Lucio di Rimini, esperto nell’uso integrale dei prodotti e interprete del recupero ittico. Tre racconti su pesce, mare, erbe, sostenibilità, cucina, quinto quarto e circolarità: dalle parole, ai fatti. Seguito da un piccolo assaggio di prodotti del recupero.
La partecipazione è gratuita, fino a esaurimento posti, prenotando via Whatsapp al 347 3545674 (informazioni: info@tempidirecupero.it)
Se dici Rebola, dici Rimini
Sabato 7 agosto, sul palco del teatro Galli sarà protagonista il vitigno ambasciatore della Rivieta con il progetto RiminiRebola. 17 imprenditori del vino insieme per valorizzare il prodotto e il territorio. Se ne parlerà con: Ruenza Santandrea Presidente del Consorzio vini di Romagna, Filippo Polidori food guru, Daniele Cernilli Direttore rivista Doctor Wine, Sandro Santini Presidente Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli di Rimini. Conduce Luca Ioli giornalista eno gastronomico de Il Resto del Carlino.
La partecipazione è gratuita, su prenotazione obbligatoria, fino a esaurimento posti: info@stradadeivinirimini.it
Il commento del Sindaco Andrea Gnassi
“Al meni è un incubatore di pensieri, colture e culture – commenta il Sindaco Andrea Gnassi. In questa edizione, grazie a Slow Food e Tempi di Recupero, vogliamo proporre l’architettura della cucina di relazione, così come scaturita dalla stagione del Covid. Con la riscoperta del cibo ‘in casa’ dovuta alla costrizione del lockdown, si è riscoperta la cucina come elemento di connessione sentimentale tra persone: lo scambiarsi ricette, le pratiche della nonna davanti ai fornelli disegnano una strada nuova per l’arte culinaria che a Rimini, in questa edizione speciale di Al Meni, viene di fatto fondata culturalmente”.
Per accedere all’evento sarà necessaria la certificazione verde covid-19. Per partecipare ai laboratori, agli incontri e alle conversazioni, occorre anche prenotarsi attraverso le modalità indicate nel programma.
Info e programma: www.almeni.it