Siccità, sostenibilità e investimenti green
Romagna Acque lancia la sua sfida per un futuro eco-sostenibile
«Per il futuro, al fine garantire l’approvvigionamento in Romagna, servono altri 20 milioni di metri cubi d’acqua rispetto agli attuali 110». È l’avvertimento e allo stesso tempo il progetto lanciato da Tonino Bernabè, Presidente di Romagna Acque Società delle fonti, durante “Cultura e innovazione in risposta ai cambiamenti climatici”. Lo scorso 3 maggio, al Teatro Galli, esperti, amministratori locali e politici hanno discusso sull’impatto che il climate change avrà sul nostro territorio, sui fenomeni già ravvisabili e sulle misure di contrasto che la collettività può e deve adottare.
All’evento hanno partecipato oltre 300 persone, un successo dovuto a un tema molto concreto e attuale, con cui tutto il territorio – dagli enti pubblici alle aziende fino ai singoli cittadini – deve confrontarsi. I vari talkers hanno presentato dati e illustrato prospettive per una gestione delle risorse idriche romagnole che sia rispettose dell’ambiente e allo stesso possa continuare a soddisfare le necessità di cittadini e imprese.
A conclusione della conferenza, i sindaci dei comuni romagnoli e i presidenti delle tre province hanno firmato una dichiarazione di intenti «per l’individuazione e l’attuazione di progetti volti al potenziamento dell’approvvigionamento idropotabile della Romagna, aventi la finalità di contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici sul sistema idrico e migliorare la resilienza del sistema acquedottistico». Con tale documento, consegnato poi all’assessore regionale all’Ambiente Irene Priolo, i firmatari si impegnano ad «individuare le alternative progettuali strategiche per il perseguimento degli obiettivi prefissati».