Al Mèni, un successo annunciato
Street food e alta cucina protagoniste
della nuova edizione del festival dello chef Bottura
Sabato 18 e domenica 19 giugno a Rimini ha riaperto il tendone di Al Mèni, il festival dedicato
all’alta cucina che incontra l’informalità e il gusto dello street food. Organizzato dallo chef stellato
Massimo Bottura, l’evento è giunto alla nona edizione e, dopo il trasferimento in Piazza Malatesta
causa Covid-19, è tornato nella sede originale di Piazzale Fellini.
Il nome del festival prende ispirazione da una poesia dello scrittore e regista Tonino Guerra e
significa letteralmente “tra le mani”, ma può essere anche letta come “con il cuore”. Dopotutto, Al
Mèni nasce dall’incontro non solo tra diverse tradizioni culinarie, ma anche tra differenti modi di
intendere e praticare la cucina. Quando ricapita, infatti, di vedere chef e ristoranti pluripremiati
convertire i loro piatti in “cibo da strada”? Al Mèni è un esempio virtuoso di come si possano
celebrare le proprie radici senza rinnegare il presente, ma anzi cogliendo l’occasione per
sperimentare, incontrare un pubblico diverso e mettersi alla prova all’esterno del locale.
L’idea è nata ormai dieci anni fa da un incontro tra il maître dell’Osteria Francescana e l’ex Sindaco
di Rimini Andrea Gnassi. Il festival, nella scenografia, risente dell’influenza che il cinema di
Federico Fellini continua ad esercitare sul nostro territorio. Il suo immaginario, infatti, era ispirato
di un amore per il circo in generale e per i clown in particolare, una passione che ha cercato di
rappresentare in differenti modi nelle sue pellicole, come il documentario I Clown, lo storico
Satyricon e il capolavoro Amarcord, ambientato in una Rimini da sogno.
Quest’anno Al Mèni ha avuto l’onore di ospitare chef internazionali come Pavlos Kiriakis della The
Zillers Athens Boutique Hotel di Atene e la maltese Letizia Vella da The Golden Fork. Sotto il
tendono da circo, invece, è andato in scena l’atteso appuntamento con la “palestra del gusto” di
Slow Food Emilia-Romagna, mentre lo spazio Terra Mediterranea ha ospitato interviste e incontri
con scrittori, chef e imprenditori del settore della ristorazione.
A conclusione della conferenza, i sindaci dei comuni romagnoli e i presidenti delle tre province hanno firmato una dichiarazione di intenti «per l’individuazione e l’attuazione di progetti volti al potenziamento dell’approvvigionamento idropotabile della Romagna, aventi la finalità di contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici sul sistema idrico e migliorare la resilienza del sistema acquedottistico». Con tale documento, consegnato poi all’assessore regionale all’Ambiente Irene Priolo, i firmatari si impegnano ad «individuare le alternative progettuali strategiche per il perseguimento degli obiettivi prefissati».