Waste Warrior, Magic Box e missioni speciali, non dallo spazio, ma direttamente da casa nostra.
Quante sono le tonnellate di cibo che ogni anno finiscono nella spazzatura?
A quanto ammonta la perdita se la traduciamo in denaro?
C’è qualcuno che si occupa dei disastrosi danni che stiamo facendo?
Ecco le risposte ad alcune di queste domande e, insieme a qualche buona notizia, anche i dati di uno dei temi più caldi degli ultimi anni e di quelli a venire.
Qualche numero:
Se parliamo di peso sono 20 milioni le tonnellate di cibo che ogni anno vengono sprecate in Italia, che tradotte in denaro equivalgono a 15miliardi di euro, lo 0.9% del nostro PIL.
La buona notizia è che secondo i dati rilasciati da una delle applicazioni per smartphone più famose al mondo che lotta contro il mostro dello spreco alimentare, le persone che in Italia hanno cominciato a salvare il cibo sono 2.9milioni, una cifra niente male che continua a crescere insieme a quella delle attività commerciali che hanno sposato la causa, che sono 11.121.
Infine, sono più di 2.200mila i pasti salvati fino a questo momento nel nostro Paese.
Di che applicazione stiamo parlando? C’è forse dietro qualche Supereroe stile Marvel? Potrebbe essere, vista la mission, ma fortunatamente per tutti noi no. Parliamo di Too Good To Go, l’ormai famosissima applicazione per smartphone che permette ai commercianti e ai ristoratori di mettere in vendita a prezzi ridotti il cibo invenduto a fine giornata, e ai consumatori di acquistare “Magic Box” a un terzo del prezzo di vendita.
Too Good To Go nasce in Danimarca nel 2015 con il chiaro impegno di salvare il cibo. Oggi le sue “Magic Box” si vedono girare per le strade di 14 Paesi del mondo, in quelle italiane dal marzo 2019 e da luglio 2020 anche tra le vie di Rimini.
Abbiamo fatto ad Alessia Chinellato, Responsabile per l’Area Centro e Nord Est di Too Good To Go, qualche domanda e questo è quello che ci ha raccontato.
Too Good To Go è nata con l’impegno di salvare il cibo, sensibilizzare la società sulle problematiche inerenti allo spreco alimentare e preservare l’ambiente ed è arrivata in Italia nel 2019.
Siete ufficialmente presenti da Nord a Sud. Ci puoi dire qualcosa riguardo l’Emilia-Romagna e in particolare Rimini?
L’Emilia-Romagna è stata la regione sulla quale abbiamo lavorato di più con Bologna come terza città in cui è stato lanciato il servizio. Abbiamo raggiunto Rimini a fine luglio 2020, una città che ci sta dando tanta soddisfazione. C’è molta attenzione per quanto riguarda lo spreco alimentare, abbiamo trovato un territorio “pronto”. Le attività commerciali hanno risposto bene, come anche i cittadini. Rimini ha un evidente spirito green e ne abbiamo le prove: in media vengono acquistate 8 Magic Box sulle 10 messe in vendita.
Dei buoni dati insomma! In pratica la Magic Box in cosa consiste?
Le Magic Box sono delle bag (delle buste) contenenti una selezione a sorpresa di prodotti e piatti freschi rimasti invenduti a fine giornata. Prodotti che non possono essere rimessi in vendita il giorno successivo e che finirebbero nella spazzatura nonostante l’ottimo stato.
Come funziona l’app?
E’ davvero molto facile. Tramite l’app scaricabile gratuitamente, ciascun commerciante ha la possibilità di indicare ogni giorno la quantità di Magic Box disponibili, a seconda di quanto invenduto prevede di avere a fine giornata. Dall’altra parte i consumatori possono geolocalizzarsi, cercare i locali aderenti e acquistare ottimi pasti a prezzi minimi, ridotti in partenza.
La Magic Box ordinata potrà essere pagata tramite l’app con carta, con Paypal o con i servizi Apple Pay o Google Pay. Per il ritiro invece basterà recarsi al negozio nella fascia oraria specificata, mostrare la conferma al negoziante tramite l’app e ritirare la Magic Box per scoprire cosa c’è dentro.
Se per i commercianti è un buon modo per far conoscere la propria attività e i propri prodotti, per i consumatori la Magic Box diventa un’esperienza interessante e divertente.
Che l’app stia avendo successo si deduce dalla sua veloce – e speriamo inarrestabile – diffusione.
Sicuramente il momento che stiamo attraversando ha influito sulla sua riuscita. Il virus di questi mesi ha cambiato gli equilibri e la modalità di consumo, i supermercati sono stati presi d’assalto e molto spesso le persone hanno scelto di acquistare cibo da asporto. I ristoranti poi, una volta riaperti, hanno avuto difficoltà nella previsione del flusso dei clienti. L’enorme flessibilità di Too Good To Go è stata dunque di grande aiuto. Il cibo non venduto acquistato a un prezzo più basso ha evitato la perdita delle attività commerciali e ha permesso al consumatore di risparmiare.
Ovviamente anche l’aspetto win-win-win di TGTG ha influito sul suo successo: vince l’attività commerciale, vince il consumatore, vince l’ambiente. E, infine, la tecnologia estremamente facile utilizzabile da chiunque ha un ruolo fondamentale.
Quali sono i progetti e gli obiettivi che vi ponete per il futuro prossimo, oltre all’espansione?
La nostra principale vision è arrivare a essere presenti su tutto il territorio, raggiungendo anche le periferie, in modo da dare la possibilità a tutti di partecipare alla lotta contro lo spreco alimentare. Svilupperemo progetti di contrasto allo spreco alimentare a 360 gradi perché lo spreco va contrastato all’interno dell’intera società: da azioni con le istituzioni, fino alle aziende, le associazioni e le scuole, per portare consapevolezza anche e soprattutto alle giovani generazioni.
E poi c’è la nostra pagina Instagram sempre attiva dove ci divertiamo molto a suggerire ricette in grado di trasformare le persone comuni in veri e proprio waste warrior.
Ringrazio Alessia per la disponibilità e per il lavoro che insieme a tutto il team di Too Good To Go sta portando avanti e per il messaggio di cui sono portatori, perché è proprio vero, solo nel momento in cui uniremo le forze per combattere insieme gli sprechi, saremo in grado di generare un cambiamento positivo.
di Gloria Perosin