“Il tempio, il viaggio e le persone”: tre parole che rappresentano le coordinate per l’attività di AROP
Il Presidente Roberto Romagnoli: “Da vent’anni promuoviamo la solidarietà a favore del reparto di Oncoematologia pediatrica dell’Ospedale Infermi di Rimini”
Grande partecipazione alla cena annuale nel centro storico di Rimini
Si è svolta nella serata di sabato 2 settembre, al ristorante Chēsa de Vēin nel centro storico di Rimini, la tradizionale cena annuale di AROP (Associazione Riminese Oncoematologia Pediatrica).
Circa 200 persone, amiche e amici sostenitori di AROP, hanno preso parte all’iniziativa, a testimonianza dell’attaccamento ai valori che l’organizzazione di volontariato – che ha lo scopo di sostenere il bambino affetto da malattie oncoematologiche, migliorando la qualità dei percorsi terapeutici che coinvolgono i piccoli pazienti e le loro famiglie – promuove da oltre vent’anni. Tra gli ospiti la dottoressa Francesca Raggi, Kristian Gianfreda, Assessore alle politiche sociali del comune di Rimini, e tantissimi amici che da anni concretamente seguono e ci sostengono AROP.
“Il tempo, il viaggio e le persone”: tre parole chiave che rappresentano oggi più che mai l’attività e la storia di AROP, e che sono diventate il filo conduttore della serata di sabato. Una storia ventennale, quella di AROP: “Un tempo – ha ricordato il Presidente Roberto Romagnoli – che ci ha dato la possibilità di vedere molti dei bimbi ricoverati diventare grandi e costruirsi una vita dopo la malattia, un tempo che ci ricorda quanto sia prezioso ogni momento che dedichiamo al nostro progetto”.
Da qui nasce una riflessione su concetti fondamentali per la ‘mission’ dell’organizzazione di volontariato e il suo futuro.
Il viaggio: perché, ha spiegato il Presidente, “il nostro è un percorso fatto di tappe e di traguardi raggiunti nel tempo, scanditi dalla crescita di un reparto importante come quello di Oncoematologia diretto dalla dottoressa Pericoli, e dalle famiglie con cui condividiamo il percorso delle terapie”. La centralità delle persone, senza il cui impegno sarebbe impossibile “realizzare i sogni e raggiungere traguardi importanti, perché è solo insieme che è possibile costruire e realizzare un viaggio pieno di traguardi da raggiungere”.
Uno sforzo che ha prodotto risultato importanti: solo nell’ultimo anno grazie alle attività di raccolta fondi è stato possibile acquistare contribuire alla realizzazione del nuovo Day Hospital Oncologico con 200mila euro, oltre all’acquisto di nuovi strumenti per la chirurgia pediatrica e un ecografo multifunzionale da 40mila euro.
AROP guarda avanti, ai prossimi obiettivi e ai prossimi traguardi, con una consapevolezza: “La raccolta di fondi è una componente molto importante del mondo della solidarietà, ma i macchinari, la ricerca, la formazione, sono solo una parte della funzione della solidarietà, per noi sono le persone che fanno la differenza. Un bambino quando apre gli occhi, trova vicino a un genitore, il personale medico e Infermieristico, qualche volta i nostri volontari. Per le famiglie, lo abbiamo vissuto come genitori sulla nostra pelle e come volontari in questi 20 anni al fianco delle famiglie, è importante condividere le esperienze e trovare un confronto”.
“AROP siamo noi, AROP siete voi – ha ricordato, infine, nel corso della serata nel suo intervento il presidente Romagnoli -. Ovvero tutti i genitori volontari che da vent’anni si impegnano in prima persona nella causa di assistere le famiglie dei bambini affetti da malattie oncoematologiche. AROP, come diciamo spesso, però siete soprattutto voi. Medici, infermieri, famiglie, donatori. Perché l’impegno di ogni socio è proprio quello di promuovere la solidarietà a 360 gradi e coinvolgere tutto il territorio e le persone verso una partecipazione attiva al progetto. Solo con la partecipazione di tutti possiamo raggiungere veramente traguardi importanti.”